Storia del bridge
(ottobre 1946)
Il “Contract Bridge” o, piu’ semplicemente il “Bridge” è un gioco di carte universalmente conosciuto e denominato ovunque allo stesso modo.
Si gioca in quattro, a coppie contrapposte e, a differenza degli altri giochi, nel bridge le carte rappresentano solamente lo strumento necessario per sviluppare le manovre.
Il termine bridge sottolinea quel ponte ideale che viene a formarsi tra compagni di coppia, anche se alcuni storici sostengono che bridge sia una modificazione eufonica del termine russo “Biritch”, con cui veniva denominato nel XIX secolo un gioco simile al bridge.
Il bridge da semplice gioco diviene anche competizione e attività agonistica attorno al 1930, quando cominciano a costituirsi le varie Leghe Nazionali e i vari Organismi internazionali che coordinano l’attività e organizzano gare e campionati.
Normalmente le gare si disputano in Circoli di Bridge, ma in presenza di manifestazioni di particolare entità e importanza si utilizzano Centri Congressi, Palazzetti dello sport e impianti sportivi.
Lo sviluppo del bridge, che e’ il gioco più diffuso al mondo e conta oltre 1.500.000 agonisti e decine di milioni di appassionati, è dovuto principalmente al fatto che può essere praticato da chiunque, a qualunque età e in qualsiasi luogo, con costi praticamente nulli, favorisce l’aggregazione e la socializzazione, costituisce elemento formativo per i giovani, abituandoli all’osservanza e al rispetto delle regole, all’analisi, alla sintesi, alla deduzione, alla logica e alla razionalità e costituisce altresì elemento sussidiario per gli anziani per i quali diviene una insostituibile palestra di esercitazione mentale.
Cenni storici
Il gioco del bridge vanta radici antiche e deriva dal “Whist”, praticato in Inghilterra sin dal XVI secolo, ma codificato in regole precise nel 1742 da sir Edmund Hoyle che pubblica a Londra il “Short Treatise”, un volume sulla tecnica del gioco: la locuzione “according to Hoyle” diviene sinonimo di comportamento esemplare persino al di fuori del gioco.
L’intuizione di Hoyle fu di concepire un buon gioco di carte come veicolo sociale con profondi significati morali.
Il gioco e’ ancora individuale e soltanto nel 1873 a Buyukdere sul Bosforo nasce il “Whistbridge”, praticato, come il bridge moderno, da quattro giocatori in due coppie contrapposte e contemporaneamente dal Medio Oriente si diffonde il “Biritch”, un gioco analogo di origini russe che si inserisce nel filone whist-bridge.
Il whist-bridge viene gradualmente modificato e la gerarchia dei colori assume la sua configurazione definitiva ed attuale (picche, cuori, quadri e fiori), ma tuttavia la determinazione della briscola (atout) e’ ancora casuale e lasciata al mazziere o al suo compagno.
Nel 1892 lo statunitense John T. Mitchell pubblica un volume sul modo di praticare agonisticamente il whist e si cominciano a disputare i campionati americani.
Con l’avvento del XX secolo l’evoluzione del gioco diviene rapidissima. Nel 1904 nasce, a cura di F. Roe, lo “Auction bridge”, le cui regole cominciano a prevedere la determinazione dell’atout attraverso un’asta tra i giocatori e il gioco ha immediatamente una larga diffusione in Francia e negli Stati Uniti.
Nel 1918 in Francia nasce il “Plafond bridge”, che apporta leggeri ritocchi e nel 1925, per merito dell’americano Harold Stirling Vanderbilt, vengono sancite da un accordo tra il Portland Club di Londra, il Whist Club di New York e la Commission Francaise de Bridge, gli organi più autorevoli ed ascoltati in fatto di regolamento di gioco e di etica sportiva, le regole del “Contract Bridge”, in pratica quelle oggi in vigore.
Il gioco ha negli Stati Uniti, negli anni dal 1927 al 1932, uno sviluppo straordinario per merito di Ely Culbertson, un emigrante di origine rumena, che aveva sposato Josephine Murphy, considerata la più esperta giocatrice di bridge degli stati Uniti, e che nel 1929 fonda la prima rivista di bridge, “Bridge World”, ancora oggi la più autorevole pubblicazione in materia di bridge.
Si costituisce in Europa la European Bridge League -E.B.L.- e nel 1932 viene fondata a Scheweningen la International Bridge League che si occupa dell’organizzazione del primo Campionato Europeo e del primo Campionato Mondiale a squadre, disputatosi a Budapest nel 1937 e vinto dall’Austria.